Jessica Mills

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  1. ðeathprøøf
     
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    ezKkT5m

    Quando vuoi bene a qualcuno il dolore fa parte del pacchetto


    Nome: Jessica, ma tutti mi chiamano Jess o la "spaccaculi", anche se non ho mai realmente spaccato il culo a nessuno

    Cognome: Mills

    Età: 26

    Data di nascita: 10.09.1990

    Luogo di nascita: Miami, Florida

    Allineamento: Caotico Buono (CB): il Ribelle, segue solo la propria coscienza benevola, senza preoccuparsi di ciò che si aspettano gli altri da lui, anche se ciò comporta l'infrangere una o più leggi che a lui sembrano ingiuste. Segue la vita del fuorilegge, ma riesce comunque ad essere gentile e ben disposto. Odia quando qualcuno intimorisce o vuole imporre le proprie regole agli altri. È un anarchico votato al bene, il Robin Hood del gioco

    Segni particolari: Ho svariati tatuaggi un po' su tutto il corpo, ed anche qualche cicatrice che mi sono procurata cercando di sopravvivere, come quella volta che, cercando di recuperare dei viveri nel supermercato, mi sono tagliata con qualche scheggia di vetro tentando di scappare dai vaganti da una finestra rotta. Mossa stupida, ma sono sopravvissuta.

    Occupazione pre-apocalisse: Prima del disastro, facevo la modella. Tutti penserebbero che una modella non potrebbe sopravvivere in un'apocalisse del genere... Invece, mio padre era un fissato di tecniche di sopravvivenza, e ho passato tutta la mia infanzia in campeggio con il mio vecchio che tentava di farmi diventare una brava scout. Inutile dire che preferivo posare per le copertine delle riviste patinate.

    Occupazione post-apocalisse: Come ho già detto, mio padre mi ha insegnato qualsiasi cosa ci sia da sapere sulla sopravvivenza, e solo grazie a lui sono sopravvissuta così a lungo. Ho un'ottima mira e sono un asso nel tiro con l'arco, quindi sono una brava tiratrice.

    Gruppo di appartenenza: Nomadi

    Ib5KLrQ

    Equipaggiamento:

    -Fucile di precisione PGM Hecate II
    -Arco professionale + frecce
    -kit medico base
    -provviste (comprensive di cibo e acqua)
    -abiti
    - la sua honda shadow

    Punti deboli:

    Debole nel combattimento corpo a corpo: Preferendo le armi a lunga gittata, e non essendo una ragazza che ama fare a pugni, ammetto di avere serie difficoltà con i combattimenti corpo a corpo. Le risse non fanno proprio per me. Ecco perché non sfiderò mai nessuno a fare a pugni, perderei sicuramente. Tuttavia, potreste ritrovarvi una freccia in piena fronte, o una pallottola nel culo.
    Diffidenza: Avendo imparato a vagare da sola, difficilmente mi fido ciecamente di qualcuno, e odio chiedere aiuto agli altri. Volendo dimostrare che sono forte e indipendente è forse una delle mie peggiore qualità. Un giorno morirò, me lo sento.
    Testardaggine: Quando mi metto in testa qualcosa, è quella. Nessuno mi può smuovere dalla decisione presa, anche se è un suicidio (ad esempio). Devo ancora trovare qualcuno che riesca a fermarmi.

    Punti di forza:

    Mira eccellente: ok, magari sarò una mezza cartuccia nel combattimento corpo a corpo, ma quando ho un fucile da cecchino, una pistola o il mio arco, la mia mira è infallibile. In qualsiasi circostanza, riesco a fare sempre centro.
    Organizzazione: mi piace avere tutte le cose organizzate, se non sei organizzato, o muori o comunque vai molto vicino alla morte. Sono davvero una maniaca del controllo, ed odio trovarmi impreparata nelle situazioni di maggior pericolo.
    Ottimo senso dell'orientamento: riuscirei ad orientarmi anche senza bussola, è un dato di fatto. Avendo studiato per anni le tecniche di sopravvivenza nei boschi con mio padre, alla fine impari ad orientarti anche nel deserto del Gobi.

    Pt forza fisica: 5
    Pt ingegno: 15
    Pt resistenza: 10

    Carattere:

    mpZl4ji

    Che dire di me? Sono passata da brava ragazza acqua e sapone, altruista, fragile ed egocentrica, alla sopravvissuta stronza, ribelle e che preferisce starsene per conto suo. Probabilmente un giorno un vagante mi morderà, nel frattempo cerco di fare quel che possibile per restare in vita: lottare con le unghie e con i denti.
    Sono molto scaltra, potrei fregare pure il più astuto della vostra crew e non se ne accorgerebbe nessuno. Uno dei miei punti di forza è appunto la furtività, mischiata alla mia intelligenza. Tutto ciò mi ha permesso di restare in vita sino ad oggi. L'organizzazione è la mia legge, programmo tutto giorno per giorno e rispetto sempre la mia tabella di marcia. Ho perso il contatto con la società, quando mi imbatto in qualcuno di vivente, cerco sempre di non entrare in conflitto, altrimenti la fuga è l'unica via di scampo. Non che sia fifona, ma non ci tengo a beccarmi una pallottola nel culo. Non mi va di dividere nulla con nessuno, anche se poi finisco per dividere le mie provviste con chi è più sfortunato di me.
    Una volta mi sarebbe importato delle interazioni sociali, ora non ne sento il bisogno: nemmeno l'uomo più affascinante potrebbe farmi desistere da questa mia scelta. O forse no? Francamente non ho mai trovato qualcuno per cui valesse la pena interessarmi, l'amore è un'arma a doppio taglio in questo nuovo mondo collassato sotto un'epidemia di morte: un minuto prima stai copulando col tuo uomo, il secondo dopo ti stanno mangiando i vaganti. Non è una fine che intendo fare. Scusa, Cupido, questo mondo non è fatto per l'amore.


    Biografia:

    jNiMiFZ

    Ho perso mia madre quando nacqui, lei aveva il cancro ed io mi salvai per il rotto della cuffia, come sempre ciò che mi accadeva. Mio padre non si riprese mai, lui era uno di quelli fissati con la sopravvivenza, iniziò ad istruirmi a quell'arte quando avevo appena 3 anni: campeggi all'aria aperta, caccia con l'arco (perché non è sempre possibile avere un fucile con sé), vari tipi di nodi, ricerca di erbe medicinali, riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi, purificare l'acqua, e tutto quello che potreste trovare nei migliori manuali di sopravvivenza.
    Non avevo alcun interesse in quelle cose, ma lo facevo per fargli piacere, per renderlo orgoglioso di me.
    Quando finii il liceo, fui scoperta da un'agenzia per modelle, e da lì la mia vita cambiò: champagne, vestiti costosi, gioielli, scarpe e borse firmate, uomini che facevano la fila per conoscermi, viaggi... Un mondo stupendo, ve lo assicuro. Tutti ti ammirano per la tua bellezza, e poco gli frega se hai un cervello o sei capace a pescare, o sai preparare le trappole per i cervi. Ogni tanto sentivo la mancanza di casa, quando qualcuno ti apprezza per quello che realmente sei.
    Mio padre non fu d'accordo, appunto. Lui sosteneva che quella non era la vita per me, io non ero un bel soprammobile da ammirare, ero una sorta di piccola guerriera. Avrei dovuto dargli ascolto.
    Fu qualche anno dopo che, tornando a casa, trovai mio padre in fin di vita: diceva cose senza senso, delirava, e aveva segni di morsi umani sul corpo. Mi disse di scappare, che quelle cose sarebbero tornate. Io pensavo avesse la febbre a causa delle infezioni delle ferite, quindi cercai di fare quello che potevo. Disinfettai le ferite e lo misi a letto, aspettando che si riprendesse, ma quando si risvegliò, era un'altra persona. Un mostro assetato di carne e sangue che mi inseguì per tutta la casa, se pur con una lentezza indicibile. Provai a calmarlo in ogni modo, ma quello non era più mio padre, era qualcos'altro che muoveva il corpo del mio caro genitore. Sparai prima al suo petto, e non morì. Sparai all'addome, e ancora non morì. Allora mirai alla fronte, e il corpo cadde a terra, esanime.
    Rimasi in quella casa per tre giorni e tre notti, finché non mi decisi a prendere tutto quello che poteva servirmi, come mi aveva insegnato l'uomo che ora giaceva morto sul tappeto del salotto. Presi lo zaino, lo riempii di cibo, acqua, medicinali, un coltello da caccia, alcune corde, una pistola ed il mio arco, quello che usavo quando andavo a caccia con lui. Nel garage c'era ancora la sua vecchia Honda, una shadow nera che aveva comprato negli anni 80 e che sembrava avere il serbatoio ancora pieno.
    Da allora mi sposto ogni giorno per evitare ogni possibile contagio o pericolo, caccio il necessario o mi addentro nelle case abbandonate per cercare provviste.
    Sono sfuggita alla morte sempre per miracolo, non tengo nemmeno più il conto, e c'è chi mi ha consigliato di unirmi ad un gruppo, ma non mi fido della gente.
    Non ancora.


    Prestavolto: Alysha Nett

    Consenso al contagio: No
     
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