the mercy of the living.

Enio - Bruce

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    « I like you begging ».

    Group
    Alexandria
    Posts
    160,673

    Status
    Vivo


    Enio Bysse-Shelley |

    The-Originals-TV-Show-image-the-originals-tv-show-36101014-500-210

    La cadenza ritmica del tempo che scorre mentre attorno una immobilità irreale si annida. Era quella, la condizione nella quale ogni tanto, apparivamo essere. Ad Alexandria, all'interno di mura solide e sicure entro le quali ogni vita cercava remissione, ove ogni cittadino tentava una costruzione senza posa di una esistenza nuova che potesse avere stralci di una normalità ormai fuori persa del tutto. Non potevo dire d'essere totalmente immune al fascino di quei piccoli nuclei familiari che, lentamente e inesorabilmente, si stavano cominciando a formare nella cittadina, però al tempo stesso cercavo di tenermi interna, ma ai margini. Non volevo che alcuna situazione potesse più starmi a cuore al punto di....
    Al punto di.
    Accennavo sorrisi rassicuranti, parole di conforto, edificando una maschera che, speravo, potesse proteggere le mie sensazioni e la mia mente oltre le apparenze. Non mi trovavo male, lì.
    Era sempre bello, nelle ore del tramonto, sedere sui gradini in legno della casa che mi era stata assegnata e... respirare, a fondo. Sembrava quasi normale. Sembrava tutto normale.
    Poi però, "violentavo" la mia mente, imponendomi di far forza sulle gambe e... uscire. Uscire, partecipare alle ricognizioni, alle ricerche, fossero esse di cibo, munizioni o farmaci.
    Perché? Per vedere cosa si annidava al di fuori, di Alexandria. Il mondo, oltre le mura, al contrario, si muoveva con una velocità avvilente.
    La morte, o pseudo tale, stava divorando (letteralmente) ogni essere rimasto e noi..? Noi sopravvivevamo.
    Quello era stato il pensiero che mi aveva mosso quella mattina, quando mi ero preparata, ed avevo superato i cancelli per la ricognizione che spettava a tutti, nei perimetri, per evitare che i vaganti potessero forzare, in qualsiasi modo, le mura. Era paranoia. Pura e semplice.
    Ma anche quello era un modo per rimanere vivi.
    La paura, era un sintomo di vita. E quella era una delle consapevolezze, di Alexandria.
    Dovevamo sopravvivere cercando di vivere. Al meglio. Anche alimentando sensazioni spiacevoli, pur di ricordarci che eravamo umani, che non eravamo come loro.
    Paura, e misericordia nei confronti degli altri esseri umani. Tendenzialmente, per molti, era quello una sorta di scopo.
    Camminavo piano, evitando troppi rumori, reggendo il fucile con la tracolla attorno la spalla, pronta a fare fuoco, qualora fosse stato necessario, e il pugnale sempre a portata di mano.
    Ed era strano. Nauseante e fuori luogo.
    Era quella, ormai, la vita?
    La normalità?

    codice role © Hellsing~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT



    Edited by ;ms nobody - 11/4/2016, 20:26
     
    Top
    .
  2. ;Bruce.
     
    .

    User deleted


    La curiosità non sempre era qualcosa di positivo, alle volte spingeva l'uomo a fare qualcosa di cui si sarebbe pentito successivamente. Alle volte rendeva l'uomo capace di superare la logica e la razionalità pur di soddisfare un bisogno secondario di poco conto e magari pure superfluo, non necessario. La curiosità aveva permesso all'essere umano di fare nuove scoperte, di indagare su certi fenomeni, di spingerlo al progresso, in un mondo che dava ancora possibilità di sviluppo la curiosità era essenziale, ma in un mondo devastato e colpito da una calamità naturale come questa la curiosità era solo un impiccio, un problema, un qualcosa che non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. In un mondo come questo farsi gli affari propri e pensare unicamente a se stessi era il miglior modo per sopravvivere.
    Nonostante questa premessa Bruce si stava lasciando comunque guidare da questa sensazione, ritornando in un luogo che aveva abbandonato tempo fa, curioso di osservarlo, di capirlo, di comprendere come potesse sopravvivere un ambiente simile in una terra così priva di sicurezza.
    Quelle alte mura proteggevano Alexandria, una cittadina che lo aveva "ospitato" in un momento catastrofico, dove aveva avuto poco tempo per apprendere che cosa fosse realmente. Non aveva intenzione di restarci, dopo la morte di suo figlio in quell'accampamento non si sentiva ancora pronto a unirsi a una nuova comunità e mettere le radici in un luogo solo. Sentiva il bisogno di contatto, quello si...infatti non vedeva l'ora di rincontrare Michonne, ma per ora preferiva osservarlo da lontano, appunto curioso di capire se fosse un posto infernale oppure un luogo che ospitava ancora dell'umanità.
    Come fare a capirlo però?
    Bruce si era avvicinato nei pressi del perimetro rimanendo ben nascosto tra gli alberi per non rischiare nuovamente che qualcuno gli puntasse il fucile in testa, sembrava essere il suo destino quello di morire per mano di una fucilata in fronte ultimamente, quindi doveva avanzare lento, curioso, ma cauto.
    Per tenersi sempre pronto a qualsiasi eventualità teneva stretta tra le mani la sua piccozza, non poteva fidarsi di niente e di nessuno, i suoi riflessi dovevano essere sempre pronti.
    Ormai era quasi vicino alle mura, le poteva vedere in lontananza, ma quanto era saggio avvicinarsi oltre?
    Non ebbe il tempo per ragionarci su, perché una giovane ragazza si palesò davanti alla sua visuale. Sembrava non averlo visto al momento, così Bruce si nascose dietro al tronco di un albero sperando di essere stato sufficientemente silenzioso per non ricevere una pallottola in mezzo al petto. Ovviamente anche lei aveva un fucile, magari era standard per ogni abitante di Alexandria, anche se non era detto che arrivasse da li.
    "Ti pare saggio andare in giro in quel modo? Da sola?"
    Era una ragazza, giovane, sola, Bruce non riuscì a rimanere in silenzio, non poteva accettare che fosse sola in un ambiente del genere. Masochismo? Stupidità? Bisogno malsano? Non sapeva Bruce cosa l'avesse spinta ad aggirarsi per conto suo, ma nonostante non era detto che fosse di quella cittadina, il fatto che fosse pulita, sicuramente più di lui, alzava le probabilità
    Bruce rimase dietro al tronco, con la piccozza stretta al petto in attesa che la ragazza gli rispondesse.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    « I like you begging ».

    Group
    Alexandria
    Posts
    160,673

    Status
    Vivo


    Enio Bysse-Shelley |

    tumblr_ncpg1991er1tp4pc0o1_500

    Al suono della voce, seguì il mio repentino voltarsi alla ricerca di una connessione fra rumore, e volto.
    Non mi ero davvero resa conto, prima di quel palesarsi, che ci fosse qualcuno, oltre me -e possibilmente qualche vagante- lì.
    Il mio cervello elaborò rapidamente una ipotesi. Fosse stato bellicoso, quell'uomo, avrebbe approfittato della mia inconsapevolezza per uccidermi, o sopraffarmi. Il fatto che si stesse annunciando, mi dava un lampo di speranza. Anche se, nel tempo, mi ero resa conto di quanto fossero labili, ormai, quelle usanze umane.
    Non appena riuscii a scorgerlo, ressi il fucile, seppure con la canna appena rivolta al basso, e rimasi a fissarlo, prima di decidermi a parlare.
    «In questo mondo, nulla è più sicuro. Non esiste qualcosa di catastroficamente più sicuro di altro.» ammisi, lentamente ma con tono discretamente sostenuto.
    E non era forse vero? Che nella dimensione nella quale versava l'universo, a quel punto, nessun antro, e nessuna azione, era libera da rischi?
    Perfino prendere aria nel giardino, poteva divenire un pericolo mortale, in certi casi.
    E poi, c'era il fattore calcolo delle probabilità che la mia mente elaborava ancora, e ancora, e ancora. Dovevo smetterla. Tutti, avevano bisogno di pace.
    L'umanità, per rimanere tale, aveva bisogno di pace. Coltivare nel cuore, e nella mente, la guerra, avrebbe portato solo ad una distruzione di massa. "Abisso chiama abisso", avrebbe usato dire un tempo mio fratello. Già, mio fratello...
    Schiusi le labbra scacciando quei pensieri e proseguii quindi a parlare. «E potrei rivolgerti la stessa, identica, domanda... del resto.» mi sovvenne, quasi naturalmente. Nessuno, si poteva considerare al sicuro.

    codice role © Hellsing~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    Top
    .
  4. ;Bruce.
     
    .

    User deleted


    Sicuramente palesandosi in quel modo Bruce aveva rivelato la sua posizione e dato il fucile che lei reggeva era meglio, almeno per ora, rimanere dietro quel tronco, in caso le venisse la brillante idea di sparare una pallottola in quel silenzio disarmante.
    Effettivamente non sapeva quanto saggia fosse stato pararle, poteva farsi gli affari suoi dannazione, aspettare che si allontanasse così da avvicinarsi ulteriormente alle mure di Alexandria per scoprire qualcosa in più, invece quella sua umanità che, nonostante tutto quello che gli era successo, ancora non era scomparsa decise di farsi avanti e avvertire quella giovane ragazza de pericolo incombente.
    Non la riteneva stupida, insomma ormai nessuno era più ignaro di quello che stava accadendo al mondo, ma poteva affermare abbastanza con fermezza di quanto si stesse dimostrando avventata.
    Voltò il capo un poco verso di lei, così da mostrarle il suo profilo mentre la osservava in silenzio abbassando appena gli occhi per tenere d'occhio anche la canna del fucile che, fortunatamente, per il momento, puntata verso il basso.
    "Sono d'accordo, non esiste più nulla di davvero sicuro, ma esiste ancora la razionalità e l'amor proprio."
    E di amor proprio in realtà ce n'era fin in abbondanza, un amor proprio che andava a passo di danza con l'egoismo. L'egoismo che ora non era più considerato così negativo, almeno secondo lui, l'egoismo era la maggior fonte di sopravvivenza, se si considerava solo la sopravvivenza fisica ovviamente.
    "Vero, non è così saggio stare per conto proprio. Non sempre almeno, ma se vivessi in un luogo murato e protetto non so quanta voglia mi verrebbe di starmene per conto mio al di fuori di esso."
    Azzardò Bruce, dando per scontato che lei venisse da li, provando a capire se stesse scappando o semplicemente si fosse presa una boccata d'aria. Voleva capire se dietro quelle mura esistesse l'inferno o il seme dell'umanità.
    "Sono Bruce, un uomo semplicemente curioso."
    Si perché in realtà la voglia di trovare una comunità non c'era, il coraggio di legarsi a un altro gruppo non c'era ancora, ma non poteva escludere nel suo futuro diverse opportunità e da quando aveva scoperto l'esistenza di Alexandria si sentiva in dovere verso se stesso di donargli una sorta di possibilità. Quanto meno di verificarla come possibile opzione futura.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    « I like you begging ».

    Group
    Alexandria
    Posts
    160,673

    Status
    Vivo


    Enio Bysse-Shelley |

    giphy
    Lo guardai, e forse il silenzio che intercorse fra le sue parole, e eventualmente le mie, si tagliò con la punta di un coltello. Mi resi conto che stavo studiando troppo il nuovo arrivato che... sembrava ok, almeno fisicamente parlando (di testa.. chi era 'ok', ormai?). Abbassai ulteriormente la canna del fucile che, già di base non lo puntava, e schiarii la voce, quindi.
    «Enio.» mi identificai, e mi fermai per un pelo dal dire il mio cognome. Un tempo, era per me naturale presentarmi per esteso perché... beh, mia madre mi aveva insegnato così. Avevo imparato fin da piccola che era bene far sapere sempre, chi si era. Che era giusto. Ma a quel punto, non aveva più importanza. Eravamo solo pedine su una scacchiera incasinata dagli eventi. Rallentai, data la riflessione che fece sulle mura di Alexandria, e istintivamente rivolsi lo sguardo a queste ultime, riportandolo però su di lui.
    «Qualsiasi cosa va protetta. E per mantenerla sicura, occorre correre ogni tanto il rischio di uscirne.» risposi semplicemente, forse per giustificare, non che fosse necessario, la "follia", sotto certi punti di vista, di essere lì fuori, quando potevo benissimo essere là dentro.
    Per proteggere Alexandria dentro, occorreva salvaguardarla anche fuori.
    Ed era meno ossimoro di quanto si potesse pensare. Scrollai sensibilmente le spalle, e lo osservai.
    «E tu, perché non chiedi asilo dentro, se qui fuori è così pericoloso? Limitarsi ad aggirarsi lungo un perimetro chiaramente sorvegliato mantenendosi nascosti, potrebbe apparire potenzialmente ostile.» considerai, senza accusa. Tutto poteva essere, a quel mondo.
    Che lui fosse lì per conto proprio. Che fosse lì per conto di terzi. Consideravo, ormai non accusavo più. Non solo lui, quell'uomo, Bruce (e identificare gli esseri umani era rimasto il solo vezzo... umano che ci era consentito, in quell'era di desolazione e morte).

    codice role © Hellsing~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    Top
    .
  6. ;Bruce.
     
    .

    User deleted


    Forse il suo parlare calmo e non provocatorio o cattivo stava donando alla ragazza un po' più di sicurezza. Bruce lo notò osservando la canna del suo fucile abbassarsi ulteriormente invece che alzarsi e puntarla sulla sua amata fronte. Fu sicuramente un bene, mica succedeva così spesso che una parlata tranquilla tranquillizzasse davvero, anzi, ormai la tranquillità da parte dell'uomo quanto meno era rara e preziosa. Solo la natura era davvero in grado di calmarlo e calarlo in uno stato di beatitudine effimera nella quale trarre un po' di forza.
    Ora ci viveva proprio in quella natura che prima costituiva per lo più solo lavoro, ora ci viveva a contatto e anche stare dietro quel tronco era, in un certo senso, rassicurante. Il contatto col legno, quel rigido tronco forte e imponente che al di la di ogni disastro era ancora in piedi.
    "Enio... nome particolare, è carino."
    Non sapeva quanto fosse saggio cercare di dialogarci e arrivare addirittura a fare dei complimenti, ma era anche parlare in quel modo che provava a dimostrare la sua umanità, fece anche un mezzo sorriso, incontrando quel volto così giovane e determinato.
    "Certo che bisogna uscire per preservare la propria casa."
    Era stato costretto anche lui ad uscire di casa con la sua famiglia per preservare sia il luogo che loro stessi, ma nonostante fossero un gruppo, erano troppo inesperti per sopravvivere. Lui e suo figlio erano stati più fortunati, ma rimaneva assurdo il fatto che lei fosse sola.
    "Ma nessuno ti obbliga a farlo da sola...non hai paura?"
    E lui ce ne aveva? Sempre. Era costante, una paura di base, sempre li, a ricordargli di quanto fosse pericoloso il mondo, ma anche un elemento importante per sopravvivere. Non era una paura che lo bloccava sul posto paralizzato e inerme di fronte al pericolo, era la paura di morire. Di diventare come uno di quei putrefatti.
    E se in quei versi e in quella ricerca solo di cibo ci fosse anche una coscienza in costante sofferenza? Chissà. Sperava vivamente di no.
    Domanda lecita poi la sua. Bruce sorrise amaramente, continuando a usare il tronco forte di quell'albero come scudo, sia per nascondere se stesso fisicamente che psicologicamente, provando a spiegare alla ragazza cosa non lo spingesse direttamente a chiedere asilo.
    "Perché ciò che c'è la dentro potrebbe ferirmi ancor più di quello che c'è qua fuori."
    Stava a lei capire che cosa intendesse con quelle parole. Non erano gli umani, catalogati tra gli esseri viventi più pericolosi sulla terra, a spaventarlo a livello fisico, ma ciò che poteva legarlo a loro.
    Creare legami era ciò che lo spaventava più di qualsiasi altra cosa.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    « I like you begging ».

    Group
    Alexandria
    Posts
    160,673

    Status
    Vivo


    Enio Bysse-Shelley |

    tumblr_inline_n1dd1abAHa1r43228

    Mi ritrovai a fissare quell'uomo.
    Intercorse un nuovo, lungo, istante di silenzio durante il quale, cercai di non empatizzare troppo quella confessione così.. umana. Ma... non aveva forse ragione?
    Tuttavia, decisi di andare per gradi. «Non si può sempre aspettare in compagnia. E poi... è più fattibile l'idea 'si vive insieme, si muore soli', non è giusto, mettere sempre a rischio grossi numeri. Specie quando si vive in un mondo come questo.» E forse, quello, era stato un errore. Quasi un sottolineare che mi trovavo da sola, in quella battuta di controllo. «Alle volte, è meglio così.» sfumai, lieve.
    Lo osservai, per quanto fosse praticamente coperto dal tronco scuro.
    «Ogni cosa può ferire. Sei tu che decidi quanto starci male, dopo un po'.» e quello era vero, seppure molto difficile da applicare come concetto, poiché l'essere umano non poteva decidere quanto star male su qualcosa, semmai, poteva optare per una scelta sulla finzione di stare più o meno male per quello che gli gravitava attorno. Che gli si sgretolava vicino.
    E comunque.. «L'inerzia... è sempre peggio del tentativo stesso.» e quello, fondamentalmente, per me era un concetto reale. Il far niente, era una colpa ben peggiore dell'aver tentato e fallito.
    «Se rimani inerte, a correre via da tutto. Se non rischi.. se non fai qualcosa, non sei poi così diverso da quegli esseri privi di mente e razionalità da cui stiamo cercando di sopravvivere. E il mio è un discorso molto generale, e non puntato a te.» era quello, il nodo gordiano.
    Io non volevo, smettere di essere.
    Era quello che mi rimaneva. Ciò che avevo, le mie paure. «Puoi comunque metterei dei filtri.» che era poi quello che facevo io. Vivere, senza creare legami che.. sarebbero potuti andar via. Era tremendo, doloroso, per me. Ma vitale. Non ero pronta a nuovi abbandoni. Forse sbagliai, ma quell'uomo mi sembrò... spezzato. Da cosa, e per cosa, non mi era dato saperlo nel dettaglio. Ma il tuo tono era.. vacuo, assente, eppure carico di rammarico. Poi, magari dovevo smetterla di cercare di umanizzare ogni cosa, e tornare ad una fredda razionalità che, nonostante tutto, ancora non mi apparteneva totalmente.

    codice role © Hellsing~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    Top
    .
  8. ;Bruce.
     
    .

    User deleted


    Come si osservavano nel silenzio era proprio qualcosa tipico degli animali. Ormai, in questo mondo, dopotutto, l'essere umano doveva essersi per forza denigrato nella scala naturale per poter sopravvivere, così molti dei suoi comportamenti diventavano inevitabilmente più simili a quelli di ogni creatura spaventata e guardinga.
    Come Bruce rimaneva semi-nascosto dietro quel tronco ne era la prova, come osservava quella ragazza come in attesa di qualsiasi gesto improvviso lo confermava nuovamente.
    Quando Bruce se ne rese conto fece una smorfia, consapevole di quanto fosse necessario, ma stanco di tenere così alta la guardia. Nonostante ciò non poteva fuoriuscire del tutto da quel riparo, Enio poteva comunque da un momento all'altro sparargli addosso e fregarlo, per quanto a un primo sguardo non pareva il tipo di persona che faceva cose del genere.
    "Non ti ho suggerito di uscire con un numero considerevole di persone, ma comunque, affari tuoi dopotutto."
    Oh beh, Bruce la sua l'aveva detta, il suo buonismo si soffermava a far rendere conto alle persone di determinate cose, rimanere in silenzio e nemmeno provarci risultava per lui una sorta di senso di colpa, ma non era nemmeno così ben disposto ad aiutare da obbligare le persone a fare ciò che, in teoria, era meglio per sopravvivere.
    Alla fine era giusto così, non era un messia o chissà chi, se lei preferiva rischiare sola chi era lui per vietarglielo?
    «Ogni cosa può ferire. Sei tu che decidi quanto starci male, dopo un po'.»
    Su quelle parole Bruce si trovò improvvisamente a tacere. Era un concetto giusto, qualcosa su cui lui non si era mai fermato troppo a riflettere, non capiva come si potevano decidere certe cose, a piccoli passi cercava di dare possibilità a qualcuno, ma quanto starci male era qualcosa di difficile da gestire e scegliere.
    Si sporse quindi da dietro quel tronco, tenendo la mano sulla piccozza senza però sollevarla, osservò quella ragazza che, a sua sorpresa, si mostrò più interessante e intelligente di quanto si aspettasse.
    "Beata te se sei in grado di gestire qualcosa del genere."
    O non aveva mai sperimentato un dolore così grande come pensava di aver fatto Bruce, oppure era semplicemente più forte di lui. Non poteva scoprirlo questo e non voleva.
    Ascoltò poi il discorso che uscì dopo dalla sua bocca sempre più colpito dal tipo di persona che aveva incrociato il suo cammino. Come fosse riuscito a inciampare su argomenti del genere non se ne capacitava.
    Doveva essere davvero spezzato e distrutto per essere incantato dalle sue parole, da dei concetti espressi da una ragazza così giovane.
    Chissà, forse era l'avanzamento dell'età che lo rendeva così pessimista.
    Fu assurdo come si trovò a sorriderle, un sorriso sincero, mentre ormai la mano non stava più pronta a prendere l'arma per difendersi o attaccare.
    "Sono davvero sorpreso di averti incontrato. Non è facile sentire concetti del genere dalla bocca di qualsiasi essere umano ultimamente."
    Fece un sospiro, distogliendo per un attimo lo sguardo mettendosi le mani in tasca contento che, al momento, non ci fosse nessuno a interrompere quello strano momento.
    "Non mi sento affatto come quegli esseri da cui cerchiamo di scappare però. Combatto per la mia vita. Voglio vivere, non solo sopravvivere e sto cercando di farlo. Parlare con te è qualcosa che mi sta facendo sentire umano, non inerme."
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    « I like you begging ».

    Group
    Alexandria
    Posts
    160,673

    Status
    Vivo


    Enio Bysse-Shelley |

    tumblr_inline_n1dd01g78t1r43228

    Rimasi a fissarlo, per quanto il concetto di fissarlo fosse labile dati gli ostacoli che si frapponevano tra me e lui, e forse, usai fin troppo silenzio. Mi guardai attorno, e abbassai definitivamente e completamente la canna del fucile. «E che cosa ti porta qui ad Alexandria?» scelsi di andare dritta al punto. Non per indelicatezza, o per mancanza di intenzioni positive, ma volevo capire.
    «Io non.. non sempre sono brava a mettere dei filtri. A scegliere, come e quanto stare male. Ma dopo un po'... bisogna provarci.» cercai quindi di riprendermi dalla mia domanda forse fin troppo diretta, e diedi quella risposta che.. tuttavia, mi apparve destabilizzante.
    Io ero capace, di filtrarmi?
    Forse, un po'. Anche se in verità quel filtro di cui parlavo, era più il tentativo di tenere quanta più gente lontana possibile, per non cadere in trappole emotive. Chiunque, specie in quel mondo, sarebbe potuto fuggire via e io non ero molto brava con gli abbandoni.
    Erano i miei incubi ricorrenti. Sospirai lungamente. «Vieni da qualche altro gruppo, o.. stai semplicemente in giro, alla ricerca di un riparo?» successivamente, però, aggiunsi.. «Puoi anche non rispondere, se è scomodo.» annuii, a me e a lui in un certo modo.
    Quasi a sottolineare che quel dialogo era più, probabilmente, un disperato tentativo di ricerca umana, piuttosto che un interrogatorio.
    Avvicinarmi, non sarebbe stato cauto, però mi guardai attorno, e sembrava non esserci alcun pericolo serio, nei dintorni. Peraltro, qualora fossero sopraggiunti dei vaganti, c'era la possibilità molto notevole che li avremo sentiti, essendo in un campo dall'erba prevalentemente secca, e quindi tendente a generare rumore.

    codice role © Hellsing~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

     
    Top
    .
8 replies since 2/4/2016, 13:46   121 views
  Share  
.